Maratona del libro

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IMG_5551Tutto ebbe inizio quando le professoresse, entrando nelle classi, ci invitarono a portare un cuscino ciascuno; l’appuntamento era per giorno 23 Aprile. Naturalmente, stupiti, abbiamo domandato a cosa servissero, ma fu tutto inutile. Qualunque richiesta di spiegazioni risultò vana.
Giunta la data fatidica, noi tutti della scuola Media Giorgio La Pira ci ritrovammo alle 8,00 in punto nel cortile della scuola muniti di cuscini colorati, un bizzarro modo di presentarsi al mattino. Mancava ormai poco per svelare l’arcano; il portone d’ingresso si aprì ed al nostro cospetto un cartellone ci rivelava il programma della giornata: “La Maratona del libro”. Un susseguirsi di nomi di insegnanti con accanto titoli di libri. La delusione era tangibile, su per le scale le voci deluse si univano unanimi “cosa ci sarà di divertente in dei libri? ecco facciamo al solito scuola”.
Ma le sorprese non erano finite, la creativa professoressa Correnti, aveva ricreato, al centro del corridoio, un angolo speciale di lettura. Le luci spente, il suono di una musica classica, su di una cattedra tanti libri disordinati, impilati, aperti, accanto una poltrona piena di cuscini che invitava ad affondarci su ed ancora mappamondi luminosi, lampade in carta pesta, ed un grande tappeto morbido per terra, su cui insistevano libri disordinati. Bè così la questione prendeva un’altra piega anche se sempre di libri si sarebbe parlato. La magia prese forma quando ci venne detto di armarci dei nostri cuscini e prendere posto sul tappeto; e via alla presentazione: “Oggi 23 aprile 2015 è la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore ioleggoperché iniziativa dell’Associazione Italiana Editori (AIE) che ha deciso di coinvolgere tutta l’Italia con eventi nelle piazze, sui treni, nelle scuole, nelle università e naturalmente nelle biblioteche del Bel Paese. L’obiettivo? “celebrare il valore del libro e della lettura, per conquistare e appassionare l’Italia che non legge”.
Le nostre insegnanti, superando la timidezza, si sono succedute per ore leggendoci brani tratti da libri molto amati da loro alla nostra età o poco più, una maratona di emozioni continue che non le vedeva stanche ma entusiaste, emozionate nel condividere con noi i loro libri del cuore.
Ed ecco che magicamente il corridoio della nostra scuola si popolò di personaggi delle favole: “Pinocchio”, “il Piccolo Principe” letto a due voci dalle insegnanti di lettere e lingua francese, “Stilton”, “il Diario di una schiappa”, “Prociutto e uova verdi”; si alternavano voci emozionate che davano vita a brani celebri come il “Gabbiano Jonathan Livingston”, la storia di “San Jordi e la rosa” in lingua spagnola, “Romeo and Juliet”, “L’Usignolo e la Rosa“ in lingua inglese e poi Poesie d’amore di autori argentini, le poesie di Francesco Maggio, un simpatico poeta che ci ha coinvolto con i suoi emozionanti personaggi incontrati nelle stazioni ferroviarie italiane, ed ancora la drammatizzazione in dialetto messinese di alcuni brani scelti della famosa poetessa messinese Maria Costa iscritta dalla Regione Sicilia nel registro “Tesoro umano vivente” dal 2005, e per finire “A’ Livella” in dialetto napoletano. Il tutto accompagnato dalla chitarra classica del nostro compagno Lillo. Non sono mancati autori contemporanei; il coraggio di Saviano in “Gomorra”, le sincere emozioni di Giovanni Allevi accompagnate in sottofondo dalle note della sua musica. Temiamo di dimenticare qualcuno e di questo ce ne scusiamo, ma le emozioni sono state veramente tante. Alla fine i nostri docenti ci hanno messo a disposizione i loro tesori, custoditi con cura per anni ed ognuno di noi ha scoperto in un brano o nell’altro nuove sensazioni e stimoli. Grazie professori e professoresse, grazie per il vostro amore, per la vostra dedizione e passione sconfinata per il lavoro. La giornata di oggi la custodiremo dentro al cuore, oggi più che mai abbiamo capito che il libro non è solo uno strumento di studio ma è vita, ci permette di usare l’immaginazione, di sognare, di viaggiare nel tempo e nello spazio, abbiamo conosciuto eroi del passato e del presente, abbiamo apprezzato l’amore espresso nei dialetti e nelle lingue straniere, abbiamo riso e ci siamo adombrati, ci siamo entusiasmati. Oggi abbiamo fatto scuola.
Grazie.
Gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado Giorgio La Pira