Uscita didattica Orto Botanico

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Personale scolastico

USCITA DIDATTICA: L’ORTO BOTANICO

L’Orto Botanico di Messina fu creato nel 1638 ed è dedicato al suo fondatore, il medico botanico Romanopietro Castelli, che lo indicò col nome di “Hortus Simplicium” (“Orto dei seplici”) o “Hortus Messinensis” (“Orto dei messinesi”); dalla sua fondazione appartiene all’università di Messina, e attualmente è una struttura del dipartimento di scienze biologiche e ambientale.

Osservando il giardino…….

Accompagnati dalle guide abbiamo potuto osservare da vicino e conoscere meglio varie tipologie di piante:

  • Falso papiro: proviene dal Madacascar.
  • Felci: piante primitive.
  • Felce arborea: molto grande, con foglie di ordine diverso (composta).
  • Felce bulbifera: a rischio di estinzione.
  • Felce alcicorne: non è una pianta parassita.

Le felci si riproducono attraverso le spore.

Il soro, che si trova nella pagine inferiore della foglia, contiene migliaia di spore.

Il fusto è sotterraneo e si possono vedere solamente le foglie.

Piante carnivore: si nutrono di insetti da cui prendono l’azoto. Hanno una trappola per insetti chiamata “tagliola”:

  • Drosera: pianta carnivora le cui foglie producono una sostanza collosa.
  • Saracena: pianta carnivora con foglie modificate ad imbuto, se l’insetto scivola dentro non può risalire.
  • Salvinia:(felce acquatica) con foglie che respingono l’acqua, quindi fallrggiano.

LA CARTA E IL SUO RICICLO

LA STORIA

La carta fu inventata in Cina circa 2.000 anni fa. Iniziarono ad usare la corteccia degli alberi di gelso da carta, il bambù e le fibre di altre piante, opportunatamente macerate nell’acqua, tritate, setacciate e pressate, per ottenere fogli su cui scrivere.

PERCHE’ RICICLARE LA CARTA?

Per ottenere 1kg di carta sono necessari ben 2kg di legno e ogni anno nel mondo si utilizzano circa 300 milioni di tonnellate di carta! Per questo vengono tagliati tanti alberi come pini, abeti, pioppi.

E allora per questo motivo è meglio riciclarla!

ESPERIENZA FATTA DEL RICICLO:

1 Riduci in tanti piccoli pezzi un giornale o fogli di carta già usati e lasciali macerare in un contenitore con acqua tiepida per 5-10 minuti.

2 Frulla la carta con acqua fino ad ottenere un impasto morbido, versa il tutto nella bacinella e mescola uniformemente.

3 Immergi il telaio di legno con la rete rivolta verso l’alto e raccogli una quantità di poltiglia tale da ricoprire l’intero telaio (adatta a formare un foglio abbastanza consistente). Inclina un po’ il telaio lasciando colare l’acqua in eccesso.

4 Capovolgi il telaio e il contenuto su un cartoncino rigido (o un telaio di cotone grezzo). Tampona il telaio con una spugna per assorbire l’acqua in eccesso e far aderire la poltiglia al cartoncino. Continua a tamponare fino a quando il setaccio si stacca dal foglio.

5 Solleva piano il setaccio e vedrai il tuo foglio di carta. Lascialo asciugare una decina di minuti e toglilo lentamente dal cartoncino, facendo attenzione ai bordi. Inseriscilo tra i fogli di un giornale e lascialo asciugare sotto una pressa per almeno un’ora.

6 Stacca delicatamente il foglio di carta riciclata dal giornale e…

… voilà il tuo foglio di carte riciclato è pronto!

I.C.     G. LA PIRA  GENTILUOMO  Classe 1°D